giovedì 11 dicembre 2008

Il lavoro e finito, andiamo in pace.

La precarieta del posto di lavoro, lungi dall'essere peculiarita di casa, ha di recente sdoganato propagandosi come piaga anche in questa parte di mondo. In modo particolare la vecchia (ultimo baluardo dell'occupazione agricola, x la quale abbiamo fatto un qualche migliaio di km, e con la quale ormai ssiamo megamici..), che ieri pomeriggio m'aveva iurato che fino al 18 c'eran arance per tutti o quasi, ci ha appena informato che le arance son finite e fino a gennaio cicciaculo (in compenso m'ha , nell'ordine, promesso che a gennaio mi paga una cifra di soldi per un altro lavoro non meglio definito; firmato il foglio per il rinnovo del visto praticamente in bianco; fatto capire che sono il figlio che non ha mai avuto, ecc ecc.).
Quindi mo urge il problema di trovare checcazzo fare nei prossimi 10 giorni, prima cioe di andare a rosolarsi al mare con il cappellino da babbo natale d'ordinanza.
C'e da sottolineare comunque come il neostatus di disoccupato non mi tange piu di tanto. Notizia di rilievo della giornata e piuttosto che sono stati compiuti importanti passi nella derattizzazione di shakko. in particolare e stato aperto il vaso di pandora costituito dalle scatole portapiatti e portapappa, con conseguente eliminazione di mteriale piu o meno nocivo (tra cui un vasetto di cetriolini sottaceto ormai capace di contare fino a 10 e riconoscere la propria immagine allo specchio, un vaasetto di nutella di cui da maggio si erano perse le tracce e una bomboletta di vernice spray ormai cosi secca che anche agitandola non si sentiva il rumore della pallina interna). All'eliminazione generale ha tuttavia resistito strenuamente il sacchetto di orecchiette pugliesi artigianali, che mone ha comprato in kissa quale cazzo di angolo remoto e che, nonostante giacciano inutilizzate da circa 4 mesi sono state considerate ancora commestibili.
l'improvvisa pulizia ha anche permesso la riscoperta di tesori nascosti e dimenticati, come alcune magliette di cui avevo rimosso l'esistenza, un forchettone da babrbeque lungo circa un metro scavallato non mi ricordo piu dove, e la mitica accetta da maniaco regalataci dalla scalcinata troupe giappo-olandese nella fatale halls creek. L'accetta ha poi suscitato le bramosie di un giovane presente alla riesumazione, il quale ha cercato di comparcela per 5 dollari, ma ho deciso che l'accetta verra con me nei miei viaggi futuri, finche aeroporto non ci separi.
vabbe e ora di spararsi una birra, bella

4 commenti:

Unknown ha detto...

ciao Valto...ma lì le donne come sono?
Forse mi sono perso qualche puntata?

Anonimo ha detto...

hahahah chi cazzo e sportevai???
donne? ne ho sentito parlare molto bene.....
no no, nn hai perso nessuna puntata, un cazzo da segnalare da quel punto di vista...

Unknown ha detto...

....che delusione. Cmq ricordati che ti attende sempre.... una città della Svizzera.

Anonimo ha detto...

edo... edo... ma fino in australia dovevi andare per imparare a scrivere in italiano???
Rob